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Atti della giornata di studi sul mosaico sentinate di Aion ed il nastro di Möbius
Sassoferrato, 15 luglio 2017
a cura di E. Catani e M. Silvestrini
Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche
Consiglio regionale delle Marche 2018

A meno di un anno della giornata di studio, svoltasi a Sassoferrato nel luglio 2017, è stato portato in stampa il volume che ne raccoglie i risultati, anche grazie alla sensibilità e all’interesse che hanno mostrato e mostrano le istituzioni e le associazioni del territorio sassoferratese, oltre al Consiglio Regionale delle Marche che ospita nei propri quaderni questi atti.

Aion, la ciclica eternità, rappresenta un elemento particolarmente interessante nel panorama assai ricco e ancora in gran parte da conoscere del patrimonio archeologico di Sassoferrato; in questi atti il mosaico di Aion è stato affrontato sotto molteplici e anche inediti aspetti, grazie al contributo di diversi esperti: archeologi, storici, curatori museali, chimici, fisici.
Sotto il profilo storico e archeologico vengono tracciate le coordinate per l’inquadramento delle ricerche, storiche e recenti, sull’antica Sentinum, ricostruendo poi nel dettaglio la scoperta e i primi avvenimenti che hanno interessato direttamente il mosaico e la sala di cui ornava il pavimento, con un’ampia appendice documentaria archivistica.
Alla storia del manufatto si accompagna anche un racconto museografico delle diverse vicende e scelte espositive che hanno interessato il mosaico sentinate, oggi conservato alla Gliptoteca di Monaco di Baviera.
Un focus particolare è dedicato, da parte di più autori, al nastro con zodiaco che circonda la figura di Aion: si tratta infatti della raffigurazione del “nastro di Möbius”, una figura geometrica, matematica, fisica e chimica utilizzata come espediente dall’artista che ha disegnato la scena per permettere la visione di tutti i segni zodiacali, mantenendone la rappresentazione circolare e ciclica.
L’ordine dei segni, tuttavia, presenta alcune variazioni rispetto alla sequenza canonica, fatto interpretabile come errore delle maestranze che eseguirono il mosaico o, secondo la nuova lettura proposta, indicazione di una precisa volontà di una committenza colta, per evidenziare determinati segni e momenti dell’anno in omaggio alla figura dell’imperatore, identificabile forse con Settimio Severo.

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Pubblicato il 23/06/2018