Archeologia preventiva e grandi opere
Il gasdotto San Marco-Recanati: tra le valli del Chienti e del Potenza

Stefano Finocchi, Isabella Piermarini (eds).
Jesi : Theta Edizioni, 2020.

Il volume rappresenta il felice esito di un’esperienza di archeologia preventiva ben gestita, che nelle valli del Chienti e del Potenza ha saputo coniugare le esigenze di tutela e valorizzazione, rappresentate dalla Sabap delle Marche, con quelle di potenziamento infrastrutturale, condotte della Società Gasdotti Italia Spa.

Proprio questa proficua collaborazione ha permesso una attenta pianificazione degli interventi e il conseguimento di una rapida restituzione delle indagini, mediante la loro pubblicazione a soli due anni dall’avvio dei lavori preliminari.

Obbiettivo del volume, come dichiarato da uno dei due curatori Stefano Finocchi, è quello di “raccontare a caldo, senza pretesa di esaustività i rinvenimenti e i risultati di questa archeologia preventiva nelle valli del Chienti e del Potenza, inserendoli nel paesaggio di riferimento”.

Le testimonianze emerse nei comuni di Morrovalle, Recanati e Monte Urano,  a più elevato potenziale archeologico già in fase preventiva, sono molteplici e abbracciano una ampia cronologia, che dall’epoca picena (necropoli in località Burella di Morrovalle) raggiunge l’altomedioevo (Recanati, area artigianale di San Leopardo), passando per la piena romanità e il tardo antico (Monte Urano, fornaci a S. Giovanni).

Il singolare interesse per i dati emersi a Morrovalle e il fortunato e fortemente voluto intervento di restauro realizzato direttamente sul campo, hanno permesso la pubblicazione, già in questa prima fase, dei reperti più significativi emersi nel corso delle indagini.

Schede analitiche di catalogo sono state approntate sia per i materiali rinvenuti nella necropoli picena di località Burella, sia per quelli afferenti all’importante sistema proto urbano di Borgo Santa Lucia, organizzato attorno ad una realtà santuariale, forse lo stesso Fanum Apollinis individuato nel 1878, ma mai localizzato con esattezza.

Oltre a restituire puntualmente  i dati di indagine, supportati da  una ricca documentazione fotografica, il volume testimonia  la convinta adesione ad una nuova politica di tutela, che riconosce nell’archeologia preventiva una straordinaria opportunità di conoscenza e valorizzazione del territorio.

Pubblicato il 12/05/2021