Area archeologica I Pini di Sirolo (AN)

L’area archeologica I Pini di Sirolo, nel cuore del Parco del Conero in un paesaggio protetto dal monte e affacciato sul mare, costituisce l’unico esempio marchigiano di un settore di necropoli picena a circoli musealizzata e visitabile.
Un breve percorso tra il verde permette di osservare, evidenziati e messi in sicurezza con riempimenti a contrasto cromatico, tre fossati circolari e le sepolture in essi racchiuse, che gli scavi e gli studi riconducono a gruppi familiari gentilizi piceni. Al centro del circolo più grande, dal diametro di circa 40 metri, due teli mostrano l’immagine della disposizione del corredo nelle due fosse principali di una sepoltura regale datata al VI secolo a.C., la cosiddetta Tomba della Regina.
Nell’area sono presenti pannelli didattici in italiano; informazioni in italiano e inglese sono leggibili da qualsiasi telefono cellulare e smartphone munito di un lettore di codici QR, grazie al QRcode posto all’ingresso del cancello.

Apertura: su prenotazione
Indirizzo: Via Molini Seconda
Comune: Sirolo
Telefono: 071.2283200 (Soprintendenza) – 071.9330572 (Comune di Sirolo)
Fax: 071.206623 – 071.9331036 (Comune di Sirolo)
email: sabap-mar@beniculturali.it

La necropoli e tomba della Regina
La necropoli in località I Pini di Sirolo è una delle quattro necropoli a circoli dell’antica Numana ad aver restituito sepolture entro fossati circolari.
Le prime tombe furono messe in luce e scavate già nel 1980, ma è solo a partire dal 1989 che vengono riconosciute le tracce dei circoli ed è proprio in quell’anno che, all’interno del circolo di dimensioni maggiori (il fossato, con sezione “a V”, misura 40 metri di diametro, 4 metri di larghezza e 1,8 di profondità), assieme a una tomba a inumazione di bambino (inizi V sec. a.C.) e tracce di altre inumazioni, vengono alla luce in posizione centrale tre fosse relative a un’unica deposizione: una delle sepolture forse in assoluto più ricche in termini quantitativi e qualitativi di reperti, tanto da essere ribattezzata per il corredo presente Tomba della Regina.
Sul fondo di una delle fosse, a pseudo-camera rettangolare con copertura lignea, era seppellita la defunta con il ricco corredo di ornamenti personali; la stessa fossa, a un livello più alto e a ridosso dei lati corti, ospitava due carri smontati (un calesse e una biga). Nella seconda fossa, sempre a pseudo-camera, era tumulato un ricco corredo di oggetti relativi a suppellettile domestica e corredo simposiaco, mentre la terza fossa infine accoglieva gli scheletri di due mule.
La tomba, con gli oltre 1700 oggetti che ne costituiscono il corredo, è databile al VI secolo a.C.

Le necropoli a circoli dell’antica Numana
I circoli dell’area de I Pini non costituiscono l’unica testimonianza del genere presente nell’antica Numana, che ha restituito nelle sue necropoli oltre venti monumenti funerari del genere.
Il primo fu riconosciuto nel 1970, durante gli scavi in area Quagliotti-Davanzali della più estesa necropoli numanate: raggruppava 11 sepolture in fossa terragna i cui corredi restituirono un numero di fibule così alto che il complesso fu ribattezzato Circolo delle fibule. Il circolo è stato recentemente oggetto di un progetto di ricerca condotto dall’Università di Bologna e i risultati sono in corso di pubblicazione.
Altri circoli vennero in luce a partire dalla fine degli anni ’80 nella necropoli picena sita in località Castelletta e Cimitero Montalbano di Numana, mentre scavi recenti hanno permesso di mettere in luce un altro interessante sepolcreto piceno con sepolture entro fossati circolari in Via Diaz a Sirolo (località Capo alle Vigne).

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