Sono terminati a San Liberatore,a Castelsantangelo sul Nera, i lavori di messa in sicurezza degli apparati decorativi della chiesa del Monastero.

A seguito del sisma dell’ottobre 2016 la chiesa, gravemente danneggiata, era rimasta sepolta sotto le macerie e privata della sua facciata completamete crollata sul piazzale. Così anche il prezioso apparato decorativo interno parzialmente crollato, distaccato ed esposto alle copiose infiltrazioni di acqua meteorica della stagione invernale.
La chiesa, una volta debitamente puntellata, riconfinata con una facciata provvisoria e protetta con un terrazzo che garantisce il regolare convogliamento delle acque, ha consentito l’ingresso dei restauratori finalizzato al recupero dei frammenti di affresco ed all’esecuzione di tutti gli interventi idonei ad assicurare nell’immediato la conservazione in situ dei restanti affreschi rimasti in sesto.
Così oggi, in attesa dei lavori definitivi di ricostruzione che restituascano l’agibilità alla chiesa, è nuovamente possibile ammirare dall’esterno il Cristo Pantocratore della scuola di Paolo da Visso. Grazie ad una passerella protetta di ingresso, che si insinua lateralmente al volume della chiesa all’interno dei locali del convento, e ad una porta con specchiatura in vetro, quasi come olblò sull’immenso del mare, chiunque si avvicini potrà apprezzare lo splendido apparato decorativo che dal buio delle macerie ha ritrovato la luce. Un impianto di illuminazione alimentato in totale autonomia grazie ad un pannello fotovoltaico a tetto consente infatti sempre di accendere una luce per la massima visibilità degli splendidi dipinti ridonando così loro la vita.

La chiesa a conclusione della messa in sicurezza

Gli affreschi

La situazione dopo gli eventi sismici ed i primi lavori di somma urgenza

Pubblicato il 13/08/2018