Periferie urbane paesaggio contemporaneo

A seguito della Convenzione Europea (2000), il paesaggio viene concepito come elemento del contesto di vita delle popolazioni, sia nei paesaggi con caratteristiche eccezionali che in quelli di vita quotidiana. Alla sua definizione contribuiscono l’azione dell’uomo e della natura e la percezione che di esso ha la comunità.

Prende forza quindi nella cultura italiana la necessità di prendere in considerazione, come valore culturale, anche il paesaggio del quotidiano e il paesaggio degradato, che può essere oggetto di studi per il suo miglioramento e rigenerazione.

Le periferie sono tra i luoghi più vitali della società. Territori in continua trasformazione, perché più aperti alla sperimentazione, sono quelli che per primi affrontano – e assorbono – i cambiamenti profondi della contemporaneità. Spesso, tuttavia, sono anche i contesti che maggiormente patiscono fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale.

Nei decenni passati la cultura ha contribuito a “salvare” i centri storici italiani, con interventi mirati al loro recupero ma soprattutto con operazioni di sensibilizzazione volte ad accrescere la consapevolezza del loro valore in quanto “bene comune”.

Oggi il confronto è anche con le periferie.

La scelta di dotare l’amministrazione dei beni culturali di un settore dedicato esclusivamente alla contemporaneità risale al 2001, quando venne istituita la DARC “Direzione generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee” con l’intento di affiancare alle tradizionali attività di tutela, protezione e restauro dell’antico, una nuova direzione dedicata alla promozione, all’incentivo e alla valorizzazione della creatività contemporanea.

Si trattò di una novità significativa: per la prima volta si integrava la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio con l’attenzione per l’arte e l’architettura contemporanee, cui veniva riconosciuta pari dignità rispetto alle testimonianze del passato.

Negli ultimi 15 anni l’ufficio ha subito diverse modifiche, ampliando o restringendo le proprie competenze, adeguandosi di volta in volta alle riforme del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT).

Nel 2007 con l’istituzione della PARC “Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee” la Direzione ha cambiato nome e funzione, acquisendo una nuova competenza sul paesaggio.

Nel 2009 la Direzione è stata soppressa e le sue funzioni sono state assorbite dal Sevizio V della PaBAAC “Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee”.

Nel 2014 è stata istituita la DGAAP “Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane”, che ha ampliato le proprie competenze sul contemporaneo, includendo la riqualificazione delle periferie urbane, per la prima volta oggetto specifico di azione da parte del MiBACT.

Nel 2019 è entrato in vigore il DPCM del 19 giugno 2019 n. 76 che ha modificato la denominazione in: “Direzione Generale Creatività Contemporanea”, ampliandone le competenze.

La Direzione Generale Creatività Contemporanea, ai sensi dei DPCM 02/12/2019, n. 169, e D.M. 28/01/2020, ha come obiettivo primario la promozione e la valorizzazione dell’arte e dell’architettura contemporanee in Italia e nel mondo. I grandi progetti internazionali, i premi e i concorsi per sostenere la creatività e il talento, la diffusione della conoscenza del contemporaneo tra gli studenti e i giovani, sono gli strumenti principali di questa attività.

La DGAAP promuove progetti che hanno lo scopo di attivare processi di riqualificazione culturale delle periferie urbane e delle comunità locali, favorendone anche lo sviluppo socio-economico, in collaborazione con le scuole, con le istituzioni culturali e con le associazioni attive sul territorio.

La DGAAP sostiene attività di indagine, censimento, mappatura e catalogazione del patrimonio artistico e architettonico contemporaneo e delle sue istituzioni. Svolge, inoltre, le funzioni e i compiti relativi alla promozione e al sostegno dell’arte e dell’architettura contemporanee, ivi inclusa la fotografia e la video-arte, delle arti applicate, ivi compresi il design e la moda, e della qualità architettonica ed urbanistica. La Direzione sostiene altresì le imprese culturali e creative e promuove interventi di rigenerazione urbana.

La Soprintendenza, ai sensi dei DPCM 02/12/2019, n. 169, e D.M. 28/01/2020, “risponde anche alla Direzione Generale Creatività Contemporanea per lo svolgimento delle funzioni di competenza della medesima Direzione in materia di rigenerazione urbana; a tal fine, la Direzione Generale Creatività Contemporanea, sentita la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, emana direttive e impartisce appositi atti di indirizzo alle Soprintendenze”.